Messaggi allarmistici su WhatsApp, accorati appelli, inviti a firmare al più presto petizioni affinché l’orrore non si attui nelle scuole italiane: li stiamo ricevendo tutti, c’è un’enorme confusione in giro ma è sufficiente documentarsi prima di aderire e diffondere informazioni capziose. Ci vuole parecchio tempo, lo so, ma spenderne per informarsi è un atto di intelligenza. Copia incollare il messaggio e condividerlo in giro senza conoscere una virgola di questa tematica, decisamente no.
Alberto Pellai , medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore presso il dipartimento di scienze biomediche dell’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di prevenzione in età evolutiva. ha ricevuto dal Ministero della Salute la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica ed è autore di numerosi libri rivolti a genitori, insegnanti, adolescenti e bambini sviscera in modo chiaro e comprensibile a chiunque l’argomento “gender” (termine, lo preciso, concettualmente inesistente ).
Discorso complesso, inquinato da chi sta strumentalizzando notizie false: insegnanti che, in base alle linee guida per l’educazione sessuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si metterebbero a illustrare ai piccoli della scuola materna l’ABC della masturbazione?
RILEGGETE LA FRASE e, davvero, rendetevi conto di ciò che avete letto. Rileggetela 10.000 volte e poi ditemi se non vi sembra la trama di una puntata di Star Trek.
Focalizzatevi su alcuni punti principali:
1) La “teoria dei gender” NON ESISTE. Come si fa a combattere l’inesistenza? Trovate info QUI e anche nell’articolo Genere o gender? Facciamo chiarezza.
2) Siamo in Italia, neanche i più progressisti docenti di Marte “insegnerebbero” a masturbarsi in classe, il documento OMS serve invece a prepararli a rispondere alle naturali domande e atteggiamenti dei piccoli sulla scoperta del proprio corpo. Rispondere in modo più equilibrato del: – Non devi toccarti, altrimenti diventi cieco! -
3) Alla voce Sessualità delle linee guida OMS, per i bambini della scuola dell’infanzia viene scritto:” Gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce”.
Queste parole servono all’adulto per gestire conversazioni e comportamenti sessuali che i bambini manifestano – e lo fanno spesso – alla scuola materna. Ogni maestra sa che in ogni classe ci sono bambini che fanno domande di natura sessuale, che a volte provano a giocare al dottore e che, nei momenti in cui si annoiano o non riescono a stare connessi con ciò che succede in classe, si toccano i genitali ripetutamente.
Questo toccamento ripetuto viene chiamato masturbazione infantile, anche se della masturbazione non ha le caratteristiche, in quanto non conduce all’orgasmo ed è assimilabile a comportamenti quali succhiare dal ciuccio o arrotolare i capelli con un dito ( Alberto Pellai).
3) Le linee guida OMS sono un documento scritto dove questa corbelleria dell’ “insegnare la masturbazione” non figura in alcun modo. E’ stato redatto per debellare gli “stereotipi di genere” e la “cultura di genere”. Insegna a rispettarsi vicendevolmente, non a masturbarsi in classe.
5) La catena di Sant’Antonio contro l’educazione al RISPETTO DI GENERE che ricevete su WhatsApp è invece il copia incolla di genitori disinformati che prendono per buona qualsiasi sciaguratezza venga messa in circolo da chi inventa fuffa in nome della religione. Le Crociate, vi dice nulla questo termine?
Attivate il cervello, non fatevi prendere ingiustificatamente dal panico e leggete I presunti pericoli del gender: le parole di Alberto Pellai ( dichiaratamente cattolico ) pubblicato su genitoricrescono. Al momento è l’articolo più esaustivo e soprattutto chiaro sull’argomento. Adoro la capacità di quest’uomo di illustrare i concetti in modo semplice e comprensibile ai più.
